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Giovanni Maria Lupo è un bel trentenne alto e longilineo, di modi raffinati e sempre attento nella scelta dell'abbigliamento, osservato e desiderato dalle donne. Ha misura e armonia in ogni cosa che fa, forse perché è un ballerino classico mancato, e quando ci si forma con l'arte del movimento questa poi emerge anche in molte cose quotidiane. Alcuni eventi, che gli accadono alla fine del lungo percorso coreutico, lo fanno rinunciare a proseguire su questa strada e lo inducono a dare una svolta netta alla sua vita: s'iscrive a legge, si laurea e poi partecipa, e vince, un concorso per commissario della polizia di Stato. Come primo incarico è assegnato al commissariato di Venezia, città teatro delle vicende di questo romanzo. In qualità d'ufficiale di polizia Lupo conosce una Venezia oscura e impensabile, ne scopre l'animo torbido, grottesco, erotico, assassino. Risolve alcuni delitti orrendi ma affronta anche i crimini minori come il violento fenomeno del knockout game, condotto da una banda di teenager su cittadini isolati, al calare delle tenebre.